venerdì 29 marzo 2013

il mio spagnolo

I miei progressi con la lingua? Inesistenti.
Lo scorso anno mi ero messa anche seria... studiavo una grammatica, ascoltavo musica, leggevo libri. Quest'anno? Prego che in qualsiasi momento di bisogno ci sia il mio uomo attaccato. O meglio, che io sia attaccata al mio uomo e che il mondo veda solo lui.
Ovviamente i casi non sono dalla mia: se vado in giro con pupo e uomo, non succede nulla. Al massimo si incontra qualcuno che più di hola non ci dice. O -hola que tal- ma tanto, come vi ho spiegato in passato, vale uguale. Se invece parto sola con bimbetto, ecco che il mondo deve dirmi qualcosa.
Due giorni fa ero al supermercato. Orario mattiniero... così non trovo molta gente. Pupo nel carrello (non seduto sul seggiolino x lui creato, claro.. ma stravaccato nel carrello. Scusate, ma se questo serve x farlo star buono, io lo faccio). Tutto fila liscio finchè arriviamo alla cassa. Dietro a noi si forma una coda di 5 persone. Tutto sotto controllo. E poi? Il pupo si alza in piedi e guarda chi sta dietro di noi. Io sono a incastrare la spesa nel nastro in modo da far il più veloce possibile. Ecco che mi accorgo che la scelta dell'orario non è stata ben valutata: al mattino sì, c'è poca gente. MA la poca gente che c'è ha molto buon tempo. E voglia di ciaccolare. E allora via con "ma che bel bimbo-bimbaobimbo?-guarda che occhi- ...etc...etc" poi parte la cassiera "con quegli occhi lì a 20 anni saranno tutte sotto casa" poi la signora dietro noi "e allora la mamma scapperà!" -risate varie- finchè salta fuori il signore in fondo alla coda "eh ma io conosco una mamma che faceva peggio del figlio" ...e altre parole che non ho capito ma che hanno un po' degenerato la conversazione perchè poi la cassiera torna a dire "no, no, guarda questa mamma! non è come quella!" e altre cose poco chiare. Io, nel mentre, speravo che la cassiera mi facesse firmare lo scontrino e buonanottechetisaluto. Infatti, seppure il tutto continuasse, io me la sono dileguata. Mica puoi far aspettare chi sta dietro di te, giusto?
Durante tutta questa tiritera io ho sorriso tantissimo. E ho detto anche CLARO. e SEGURO!.
A parte le prime frasi che se non capivo bene comunque si intuivano, il discorso del signore non è stato per niente chiaro. Certo non ce l'aveva con me. E la cassiera pensa che sia una buona mamma. Questi gli argomenti chiave. E la morale è: se vai al mattino a far la spesa perchè c'è poca gente, portati l'uomo. Altrimenti scegli la sera. Ci sarà il mondo ma hanno tutti fretta. E non si parla.
Altro avvenimento: la passeggiata. Vuoi che a incontrare il nuovo vicino (che poi siamo entrambi nuovi) sia l'omo? no. Io e il pupo. Di solito chi passeggia per questa stradina è accompagnato da un cane. Ma di solito con un hola ce la si cava. Stavolta no. Il signore arriva con un cane e? si fermano. Alcune battutine al bimbo (spagnolo-bambinese da tradurre) e poi via con "io sono di barcellona, abito nella casa lì in fondo, questo cane mi ascolta più della moglie, sono in pensione, mi piace il bricolage, ma voi dove abitate, solo voi tre, da dove venite, ma anche d'inverno..." e viaaaaaaaaaaaaaaa un sacco di info.
Un signore simpaticissimo per fortuna. E che parlava uno spagnolo perfetto. Non mescolato col catalano come i signori al supermercato che già ho problemi con la base!
Non abbiamo approfondito argomenti quindi erano tutte frasi elementari con verbo-soggetto e complemento. E quando non capivo lui lo percepiva e mi ripeteva con sinonimi. Un Signore. Poi ho intravisto il mio uomo e l'ho chiamato. Per presentargli il vicino (...o per chiamar soccorso?!?).
Anche in questo caso comunque non ho detto grandi cose. X capire è il meno... il problema è la mancanza di vocaboli... e non riesco a formulare grandi frasi. A volte ci metto una parola italiana e guardo negli occhi la reazione. Il signore mi faceva cenno di sì con la testa quando capiva. E piegava la testa di lato se dicevo parole a caso. Come quando si parla coi bimbetti... che non sai mai se ti hanno capito o meno.
Parlando col signore mi sono resa conto che sì, non so ancora parlare bene la lingua, ma mi sono specializzata nel linguaggio della risata. Alle super battute la risata si faceva più accentuata. All'ironia rispondevo con un sorriso-ghigno. E poi il sorriso sempre.
E' comunque una tecnica da raffinare: dopo una sua frase, poco capita, ho sorriso. Semplicemente sorriso. Lui mi ha guardata e mi ha chiesto "hai capito quello che ti ho detto?" mentre mi formulava questa domanda mi sono ripetuta in un battibaleno le sue parole (come Mila e Shiro che prima di tirare una schiacciata ripensano alla loro infanzia, e il pallone sta lì) e ho capito che il signore aveva fatto una super battuta.
E super battuta prevede risata accentuata. Non sorriso!
Mi aveva detto che -il suo cane lo ascolta più di tutti in casa sua. anche più di sua moglie. ma succede così in tutte le case no?!- Effettivamente un semplice sorriso non ci stava. E allora "sì, claro!" mi sono arrampicata sugli specchi e ho detto una battuta di ripiego. Così abbiamo riso insieme e gli ho fatto dimenticare che i miei sorrisi e risate nascondevano altro.

Non ho scelta, devo mettermi sotto con lo studio. Almeno il linguaggio sorrisi/risate devo farmelo mio.

A presto gente!
PennyMama

ricordate che la vacanza... è qui! www.canasabinaformentera.com

PS: finito questo post sono andata a passeggio con bimbetto. Abbiamo incontrato un signore con un cane (solita scena). Si mette a fare due battute al pupo (vi ho spiegato che qui d'inverno non c'è molta gente... quando incontri qualcuno cerchi di fare un po' di conversazione... sennò ti si arrugginisce la lingua).
Dopo poche lettere capisco che è tedesco. Immaginate lo spagnolo parlato da uno che come lingua madre ha ein zwei drei. Ho pensato: gli dico qualcosa in spagnolo? Naa, ci capiremmo poco e scenderebbe l'imbarazzo. Gli dico qualcosa in tedesco così lo faccio sentire a casa? No. Potrebbe sentirsi troppo a casa e iniziare un discorso in lingua. Non penso di potercela fare ora che ho la testa proiettata in Spagna. Soluzione? Sorriso.
...e la passeggiata continua.

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