venerdì 4 novembre 2016

Pancia spensierata

Vivere con la pancia a Formentera è un'esperienza.
Se non ci sono complicanze particolari, si arriva alla fine con solo due pensieri:

1. speriamo di non trovare l'unica sala parto occupata sennò chissà dove mi rinchiudono a partorire.

Sì, c'è un'unica sala parto. Rosa e tutta carina e attrezzata, ma una. D'altra parte si contano sui 100 parti all'anno... dovrebbe bastare... ma mai sottovalutare il caso. Anche perché, essendo un'isola dove si lavora soprattutto d'estate, molte donne riescono a programmarsi il parto per le stagioni fredde (in modo da essere attive già con l'inizio della nuova bella stagione). Ecco che la matrona ci racconta di un caso di parti sovrapposti ma la mia mente ha cancellato in fretta perché mai avrebbe voluto viverlo in prima persona. La mia strategia era: al primo segnale si corre in ospedale. In caso, si prende il posto e lì si aspetta. Posso anche fingere contrazioni acute se arriva qualcuno nel mentre. La stanza rosa la voglio io.

2. speriamo che una delle 6 stanze degenza dell'ospedale sia libera per quei 2-3 giorni che mi servono.

Solo 6 stanze. E solitamente occupate da anziani o da puerpere.

Quando arrivo io un infermiere mi guarda con gli occhi spalancati e mi dice "non ci sono staaanzeee!! dove ti mettiamo?!?!!!".
Fortunatamente quelle parole al momento mi sono scivolate giù come aria perché avevo un gran pensiero che mi impegnava anima e 'core ma avevo colto un po' di agitazione. Poi sento che dicono tra infermieri "la mettiamo nella 6B" "Nella 6Bi-i????!!!" ...e non so più nulla. So che alla fine ero nella 6B ed era una stanza singola bella grandicella con tutto il necessario per me e il pupino. Per di più era rosa. Non potevo avere di meglio.

Questi i due soli pensieri nella fase preparto senza complicanze.


Quando arrivai nella bella e libera stanza da parto rosa, mi accorsi del pensiero numero 3: l'anestesista per l'epidurale.
Quel mio giorno, infatti, l'anestesista oltre a me doveva seguire l'anestesia di un anziano in una sala credo dispersa nell'ospedale perché ogni volta che era ora dell'iniezione e mi mettevano in posizione, lui non arrivava. E come appariva, ecco vincerlo sulla corsa la contrazione delle contrazioni e addio (perché la puntura si può fare solo se non c'è la contrazione). Bisognava aspettare a far scendere il dolore e a rimettermi in posizione perché io ormai mi ero arrampicata sul lettino. Intanto lui tornava nei sotterranei più lontani. E avanti così. Quindi se volete sentire "ah! con l'epidurale non ho sentito nulla!" ...non chiedete a me.

Aaaaahhhh i santi dolori del santo parto!!

Adiosssss!
PennyMama