domenica 16 dicembre 2012

un mese di ritorno

Mancava poco al mio rientro in patria e, tra la poca gente incontrabile nell'isola in periodo freddo, riuscivo a trovare assurde somiglianze. L'amico del fontanero (troppo bella questa traduzione di idraulico, vero?!) era identico al prof dell'uni (che non vedo da annissimi), la ragazza che correva coi capelli neri era (mi pare ancora strano che non fosse lei) quella che suonava la fisarmonica coi tre lorienti*, mia sorella penso si sia trasferita nell'isola e non me l'abbia detto perché la vedevo passare in macchina almeno ogni 3 giorni...
Sarà la mancanza della terra natale che mi sta facendo credere di essere a casa? Come quando uno prende un virus: il corpo reagisce per sconfiggere il male. Ero forse malata di "mancanza d'italy" che i miei occhi, per farmi star meglio, cercavano di ingannarmi? Mah...non mi pareva! avevo trovato un bell'equilibrio... io coi miei 2 uomini. Mi sembrava di starci anche piuttosto bene! Certo ,la situazione io+lui+lui o lui+io+lui o lui+lui+io a volte diventava pesante... è difficile per un essere femminile non avere un altro essere femminile con cui sfogarsi dei vari problemi/danni/noie portati dai maschi dominanti. O con cui semplicemente parlare di estetiste/trucchi/vestiti senza dover rispondere a domande tipo "ma ti serve veramente quel paio di scarpe?"  E succedeva anche, con tutta questa poca gente e tranquillità, di rimpiangere i frastornanti centri commerciali (dove aver più scelta di scarpe!)! ma tutto sommato arrivata a novembre a una parte di me dispiaceva tornare. Cos'erano allora tutti questi rimandi alla mia terra?!

Che ora, dall'altra parte del mio mondo, mi capita il contrario. In piazza ho visto passare la commessa dell'eroski (supermercato dell'isola. Che qui sarebbe un mini-nano market...). E giuro che quello che ho visto camminare col cane è il fotografo Juan. Sì, quello coi capelli lunghi e trasandato che fa le foto ai turisti in spiaggia. Ho visto anche il suo camioncino-roulotte! Non so bene dove abbia messo la barchetta... ma forse qui lo lasciano dormire nel camperino improvvisato...(lì invece il campeggio è vietato e non gli è permesso dormire nella sua umile dimora! allora mette il furgoncino a ridosso del mare, in spiaggia parcheggia la sua barchetta e lì passa le notti... e' così poetico!).

Che dite? Pensate che ora sia malata di "mancanza d'isla"?

Che sia grave?

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*tre lorienti: non sapete cosa sono??? vi viene in mente almeno il presepe?? beh, potreste ritenervi fortunati. Durante le festività natalizie, Nel mio paesello asolano ci sono le solite usanze: albero-presepe-messa solenne-scambio dei regali E i tre lorienti. In sostanza un gruppo di circa 15-20 persone (ma non ci sono limiti, chi vuole si unisce) passa, di sera, per le vie del paese cantando a ritmo di fisarmonica e bussa alle porte per chiedere un'offerta per questa o quella buona azione.
E' una cosa molto folcroristica e credo che ci voglia spirito di gruppo e passione perché di solito si fa verso le 9 di sera con il gelo che si posa sulle spalle. Il problema è che non è facile neanche per chi sta dall'altra parte.. gli infreddoliti cantanti e suonatori suonano al cancello, esci a portar l'offerta che riponi nel sacco che tiene il bambino più piccolo e poi? tu vorresti rientrare in casa al calduccio... quelle persone sì, le conosci, ma così in gruppo, col buio, dall'altra parte del cancello... ti mettono un po' in imbarazzo... e poi stanno tutti cantando... devi proprio star lì a sentire la canzone? Sì. Perché stanno cantando per ringraziarti dell'offerta. Pensi che rientrando prima della fine della canzone fai un piacere anche a loro così smettono di sgolarsi e vanno dai vicini. No. La prassi prevede che si finisca tutta la canzone. Anche se neanche il cane è più dall'altra parte del cancello per il troppo freddo. Indi tu stai lì, col sorrisino ebete e guardi il gruppo. Vestiti con così tanti strati e con questo buio non ti pare di riconoscere nessuno. Allora guardi altrove, ti fissi sui tuoi piedi perché loro cantano ma intanto guardano te. E vedi che hai le ciabatte della nonna, il calzetto a righe che fa a pugni con la gonnellina scozzese...E preghi che finisca sto momento. E sul più bello? Riparte la terza (o quarta?) strofa. Così tu perdi la pazienza, fai un cenno di saluto e un inchino per ringraziare e "ciao ci si vede grazie di tutto io me ne vado e se il prossimo anno non sono a casa tanta pazienza". Ecco. La nostra usanza. E vi informo che la mia via è una strada di mezzo tra due frazioni. cosa significa? che da noi suonano due volte. yeeeeeeeeeee!!!!!!!!
"...siamo qua dai tre lorienti
ché abbiam visto la gran stela
...che l'è nato el Redentore
vi preghiamo d'un favore
n'altro an ritornaremo
se ghe piasarà al Signore..."

dato che ci siamo... Buone Feste!!! ...con l'albero di San Francesc!
(troppo bello vedere un pino, intruso tra le palme!)












giovedì 25 ottobre 2012

un'altra Formentera

Qui sotto leggerete di -varie ed eventuali- di Formentera. Particolarità che di solito non si leggono. Gli amanti spassionati dell'isola (come il mio uomo che a Jesolo mai ma qui raccoglie i mozziconi lasciati da incivili sulla sabbia della -sua- isola) potranno non apprezzare o non essere d'accordo con alcune righe. Ricordate solo che è il mio punto di vista... ironico, impreparato, polemico..quello che vi sembra! ma che riflette quello che vedono i miei occhi.
Non prendetevela a male! 


HOLAQUETAL: in Spagna ci si saluta con "Hola! Qué tal?" (manca il punto di domanda rovescio prima di qué... non lo trovo! ...e pò si capisce lo stesso che è una domanda, no?? ...che strana usanza...). Beh, la traduzione è -ciao! come stai?-. Solo che viene pronunciato come il nostro -prontochiparla- ...un -ciaocomestai-. In Italia se saluto dico -ciao- e se la conversazione va a esserci procedo con il -come stai?-. Qui invece si usa sta formula anche se passi in macchina veloce. Come fai a rispondere se il semaforo è verde?? Certo, qui non ci sono semafori... ma mi devo fermare in parte alla strada per dirti come sto? E poi te lo senti dire appena entri in pizzeria. Neanche un sorriso e ciaocomestai. Magari hai na brutta giornata ma vai a dire al cameriere che ti sono arrivate e hai un gran mal di testa??? In ogni caso, all'inizio mi fidavo della traduzione letterale ed ero convinta che alla persona che avevo di fronte interessasse veramente qualcosa di me. Guarda te che bello! Qui siamo tutti amici! E da subito! E allora io rispondevo con entusiamo: "Bien! Y tu?" ...e dall'altra parte o non trovavo più gli occhi di chi mi aveva rivolto la domanda o vedevo sguardi interrogativi, quasi increduli (che gliene frega a questa?)... e -bien-. Punto. Allora ho imparato. E ora la mia risposta è sempre la schiva -bien-. Nemici come prima.


POSIDONIA: sapete di cosa sto parlando? Il nome a me fa venire in mente la mitologia... che so, magari si tratta della moglie segreta di Posidone! O della sua figlia dispersa! Si sa mai che è sbucato un libro da qualche sito archeologico e ora si vengono a scoprire nuovi altarini del dio del mare!
Niente di tutto ciò. Vi dò un aiutino citandovi una descrizione che ho trovato in un libricino di Formentera: "è un bene dichiarato Patrimonio Mondiale dall'UNESCO... è considerata l'ecosistema più importante del litorale mediterraneo... è responsabile della limpidezza dell'acqua e del colore bianco e rosato delle spiagge dell'isola". Dai!!! Il nome così romantico non può ingannare!!!

non è sempre così eh!
per fortuna non è facile fare una foto
simile durante una vacanza qui 
Invece sì. E di brutto. Trattasi di un'alga. Alla vista appare così: pezzettini  di diversa lunghezza (dai 2 ai 20cm in linea di massima, quelli che ho visto io) alti circa un centimetro e di spessore di un millimetro, di materiale quasi legnoso... di consistenza tipo carta plastificata. Tipo. Non sono infatti facili da spezzare. A meno che non si siano seccati sulla sabbia. Fosse stata a Jesolo sarebbe stata frutto dell'inquinamento, del buco dell'ozono e dell'afachefa. Qui no, l'alga è trattata con tutto rispetto. L'alga è protetta. Anzi! Per fortuna che c'è!! E poi il nome... l'avessero chiamata marroncina o schifezzuoladimare. No! Posidonia... ah! la musicalità! E' bella anche da pronunciare! "Amore! Guarda in mare quanta Posidonia! Guarda come galleggia! Che spettacolo!" Ho visto che in autunno la mettono sotto gli ulivi o le piante da fico. Forse dà humus o protegge la pianta durante la stagione fredda. O forse quella caratteristica plastica impedisce alle erbacce di crescere. Prima o poi sono certa che la gente inizierà anche a farsi gli impacchi di Posidonia. Secondo me ha proprietà curative. E apre i pori della pelle come nessuna argilla riesce a fare. Formentera è famosa per le spiagge caraibiche. E vi posso assicurare che veramente non ha nulla da invidiare. A volte però ci sono tratti di spiagge con valanghe di quest'alga sia in spiaggia (che quindi non fa voglia distendersi) che all'inizio del mare. A volte vedi proprio le onde del mare che si infrangono sulla sabbia di colore marrone! E' un bene mondiale perciò niente si fa. Poi il mare se le riporta via. Con calma. Ma anche quando sono secche queste alghe danno il colore cristallino alle acque e il bianco e rosa alle spiagge?? Perchè a me sembra più marrone... Poi ti dicono che non si può togliere perchè altrimenti il mare si mangia il litorale. Non so se sia tutto vero o se ci sia anche un po' di negligenza... se tiro fuori il mio lato polemico non capisco perchè il trattore-raccogli-alga (che c'è anche qui!) passi per alcune spiagge e non per altre. Magari questa Posidonia è veramente una sorta di divinità del mare dal palato raffinato: alcune spiagge le mangia volentieri. Altre no! E per la pulizia di quest'ultime ci pensa il trattore.


I CASSONETTI DELL'IMMONDIZIA: sono dei luoghi di scambio. Esatto, se vi serve qualcosa passate x le zone dei cassonetti: all'interno si buttano i rifiuti, e lì vi sfido a cercare, ma fuori si trova qualsiasi cosa. Sembra che ci sia la tacita usanza di mettere sopra o ai piedi dei cassonetti tutto quello che non si vuole più ma che forse a qualcun'altro può interessare. Se alle 10.00 mettete lì un tavolino, anche un po' rotto, state sicuri che alle 10.20 non c'è più. E non sono passati i netturbini eh! Loro sono quelli del pomeriggio! Qualche giorno fa c'era un motorino che penso abbia passato i peggiori anni del '900. Beh, poche ore dopo mancava di sella, una ruota e parte del manubrio. 
qui in foto, se serve, c'è un seggiolino auto
Noi abbiamo dato al mondo qualche scatolone riutilizzabile, un mobiletto rotto, dei cavalletti da pittore e delle tavole di legno vissute col motorino di prima. Tempo di rimanenza presso il cassonetto: 12 minuti. In contraccambio noi abbiamo vinto:
- una ruota decorativa (non potete capire... semmai verrete a trovarci vedrete che figurone fa sul muro!)
- un super trattore cavalcabile per il pupacchiotto di casa
- una decina di libri. In tedesco. E li ho pure scelti tra tanti! Mi dispiaceva così tanto lasciarli tutti lì! E poi avevano delle copertine così belle! Ok, non li leggerò mai... ma se avrò qualche ospite tedesco sai che colpaccio proporre libri in lingua?? Sennò fanno pur sempre arredamento nella mia libreria! Wow... anche libri in tedesco!
- dono mancato: un seggiolone in legno per bimbi. L'ho visto ma sono andata avanti per la mia strada tanto avevo da fare 10 minuti soltanto. Perso per sempre.


GECO: uno dei simboli di Formentera è il geco. Lo trovate raffigurato un po' ovunque: nei muri, nei parei, nelle borse, nei vestiti, nelle auto, nei locali. La presenza dell'animale è notevole. Sempre se si continua a parlare di geco indicando la nostra comune lucertola. Certo il geco -è- una lucertola. Ma perchè da noi la lucertola non viene chiamata con questo nome così figo?!  Tutti qui mi hanno sempre detto che questa geco-lucertola (uguale spiccicata all'italiana, magari alcune con un verde un po' più vivo ma anche queste adorano il sole e perdono la coda come le nostre) viene chiamata geco ed è un simbolo di Formentera perchè effettivamente la si trova ovunque. 
Ok, accetto. Viene un po' troppo spesso dentro la mia cucina ma ok.  
E una sera in un locale cosa ti trovo che cammina su per il muro? Un geco. Ma di quelli degni di chiamarsi tali eh! Non più lungo di 7 cm, nel suo colore beige gommoso, schivo, con sti occhi piantanti sulla testa che sembra guardino sempre anche chi sta dietro a loro. E' stata la prima volta che ho visto un geco a Formentera. Se torno in quel locale al porto, di sera, ne vedo uscire ancora. Però non li ho visti in nessun altro posto. Probabilmente ci saranno anche da altre parti ma di sicuro non sono frequenti quanto le lucertole. E per diventare simbolo di un'isola la caratteristica fondamentale è la presenza. Ecco che si conferma che il geco rappresentato non è quello raro, originale, ma quello diffuso, lucertola. Mi chiedo perchè indicare con lo stesso nome due animali diversi che vivono nella stessa isola? Perchè il simbolo viene detto -geco- e non -lucertola-? E penso alle nostre lucertole... da noi nessuno le considera... qui invece senti gli italiani "guarda il geco!!!!!! ...bellissimo!". Per San Francesco una mattina ho sentito una ragazza italiana dire alla sua amica "ma ttti pensi ccche bbbello tatuarsi un gieco? Troooppo figo" ...pensate che avrebbe avuto la stessa enfasi con "...una lucertola?" ...io non credo sarebbe stato così figo! Ecco allora che forse mi spiego il perchè del nome. Il geco, dispiace per le lucertole, è più commerciale. Il geco sta alla lucertola come Belen a Antonella Elia. Come Raul Bova a Silvio Muccino. Non voglio togliere nulla alle lucertole Elia e Muccino (e alle altre che vengono in mente) ma vuoi mettere un vanity fair con Raul quanto più vende??? 
Rimane il fatto però che non si è mai sentito parlare del -Re Geco-.
Il -Re Lucertola- invece c'è stato. E poteva tutto, come un dio.

    PS-GECO: la sera che ho finito di scrivere questo paragrafo è entrato, per la prima volta, un geco-the original in casa mia. Primissima volta che ne vedo uno qui da me. Che avesse un messaggio da darmi??

 
OSPEDALE: questo messaggio è per voi, care Veneri. E per tutti gli amanti del virile. Quando venite a Formentera, passate per l'ospedale. Inventatevi qualcosa, -ho male qui ho male lì-, ma fateci un salto. Sono entrata per una cavolata del pupo (sinceramente volevo vedere come funzionava qui... per stare un po' più tranquilla in caso di necessità). All'entrata c'è stata l'apparizione: dietro alla scrivania della segretaria c'era lui, il dottore dei sogni. Era lì per caso a prendersi una carta ma ho avuto il tempo di memorizzare i particolari. Immaginate un uomo sui 40, stile Abatantuono cioè un selvaggio con baffo e barba incolta, capello mosso nero, carnagione scura, spalle possenti. Con camice bianco. The Doctor.
Il mio uomo, vedendomi un po' imbambolata, mi ha fatto sedere. E' andato lui a spiegare il perchè della nostra visita alla segretaria. Meglio non rischiare... magari avrei potuto urlare "sono qui per teeeeee!!" e poi scappare con lui su un cavallo nero. 
Sarà stato l'ottimismo dato da quest'incontro ma i dottori del pronto soccorso non sono stati deludenti. Sto parlando sempre dal punto di vista femminile. Un bel moro ci ha accolto e ascoltato, un riccioli d'oro dagli occhi magnetici ha visitato il pupo con frasi lente e dolcissime tipo "que passa? que passa nene?"...sono uscita con gli occhi a forma di cuore. 
Dovrebbero scriverlo anche nelle guide: Formentera, ottimo ospedale.

    PS-OSPEDALE: il The Doctor l'ho poi rivisto sulla spiaggia sotto casa, quella di Mitjorn dove la maggior parte sta come mamma l'ha fatta. Di solito sta lì steso, bello nero per i fatti suoi andando ogni tanto a bagnarsi. A volte è accompagnato dalla sua degna sirena bionda. Un giorno, come in un film, è andata così: arriva solo, con la sua solita vecchia moto (e i riccioli al vento), si spoglia, entra in acqua con banali arnesi da pesca. Esce con un po' di bottino. Dallo zaino tira fuori un mini fornello a gas, va al Sun Splash (un chioschetto magico di questa spiaggia), si prende un birra e seduto sulla spiaggia si cucina il suo pesce. Lì, solo. Mare, birretta e pesce appena pescato. Se rinasco uomo voglio essere come lui.

 
PS: se siete arrivati alla fine di questo lungo post meritate qualche aggiornamento in materia privata:
     1. il pupacchiotto ha rispettato il titolo del blog e cammina da solo!
     2. l'abbronzatura è decisamente migliorata. Niente di serio ma il segno è evidente! Rimane che a fine agosto, facendo amicizia con una famigliola vicina d'ombrellone (per passare il tempo coi bimbi è d'obbligo), ho detto alla mamma "che scura questa bambina!" e sapete cosa mi ha risposto? "eh ma noi siamo qui già da due settimane!" ...ovvio che non le ho raccontato la mia verità. Ho una dignità da rispettare.

al prossimo post!
PennyMama

(sapete che ho già avuto più di 1580 visite?? per quanto ad alcuni sembri poco per me è una bella soddisfazione! e ricordatevi del mio sito www.canasabinaformentera.com ...presto metterò nuove foto!)

martedì 16 ottobre 2012

pace d'ottobre

Siamo a metà ottobre e il tempo si è fermato. Pochissima gente ovunque. Avete presente Es Pujols, il paese super caotico amato dai vacanzieri festaioli? Beh, ora immaginatelo come una città fantasma. Tutta spenta e vuota. Speciale.
Anche gli altri paesi stanno più tranquilli e si respira un'aria nuova. Non è più l'isola turistica. E' il posto dove si abita.
Le giornate sono più corte, ci sono momenti di pioggia. E poi torna il sole e continua a scaldare come se non si fosse accorto che si va verso l'inverno.
Il tintinnio dei campanelli di pecore e capre, che qui sono in ogni dove, non è più nascosto dal fragore dei motorini.
A inizio ottobre l'isola si è riempita di particolari fiori bianchi simili a una spiga. Ora stanno diventando verdi. Al posto loro si intravedono dei fiorellini rosa dall'apparenza delicatissimi ma che riescono a nascere anche sulle rocce. Un continuo regalo per chi rimane. Perchè Formentera ha sempre qualcosa da offrire a chi la ama.

martedì 10 luglio 2012

PennyMamaBianca

Ecco: un giorno nell'adriatico vale più che un mese a Formentera. Sì perchè a Jesolo sarei andata un sabato con amiche pro-abbronzatura mentre qui sono pupo addicted e, credetemi, il sole deve essere amante dei bimbi perchè ci schiva. Un mese e il segno del costume è pallido pallido. Certo, a lui metto protezione 50 ma non sono così ligia nello spalmare la crema. E poi tra acqua e sabbia ho sempre avuto il timore di scottature. Niente, lui è ancora bianco inverno. E io sono la sua degna madre. Gli orari non aiutano certo, si va al mare al mattino fino al massimo alle 11.30 e al pomeriggio si scende dopo il suo pisolino, verso le 6, ma cavoli, è un mese!!!

Che poi vi devo raccontare che mese! (Dovrei parlare un bel po' della burocrazia isolana ma meglio aspettare che tutto sia completato... se sa mai... così magari ci dò ancora la possibilità di farmi cambiare idea).

I primi 15 giorni ho fatto la super mamma. Quella che non ha paura di niente e che in un posto che non conosce prende la macchina e va in spiaggia attrezzata di passeggino-borsa dei giochi-borsetta termica-asciugamano-telo mare-ombrellone e ovviamente pupo. Sì perchè il mio uomo era impegnato nei lavori a casa e io dovevo impegnare le ore del bimbettino. L'isola è piccola eh, non è che ho fatto lunghi tragitti, ma portare tutto l'ambaradan non è stata cosa semplice. Poi magari parti verso Es Pujols dove riesci ad arrivare col passeggino fino al mare, parcheggi ai soliti 300 metri, scendi con tutta l'attrezzatura e arrivi che il mare è mosso e tira un vento pauroso. E' un po' scoraggiante eh! 
Le ultime settimane invece siamo andati al mare tutti e 3 assieme e sono riuscita anche a stendermi sull'asciugamano! Vabbè, continuo a sembrare la turista appena arrivata ma non demordo! Prima o poi il sole bacierà anche me!! (ecco, forse il problema è proprio che "il sole bacia i belli" e qui nell'isola c'è una flotta incredibile ovunque di super gnocche. Quelle già nere che arrivano in spiaggia con 35 gradi impeccabili nei loro occhiali scuri, stivali fashion e capelli lunghi e sciolti -a me solo il pensiero fa sudare viso, piedi e collo-).

Ah! Sarò anche di categoria più bassa, ma sono l'amante ideale! Già! Ho sentito proprio 2 giorni fa per radio (RDS, che non si prende a Castelcucco e a Cornuda, paesini vicino alla mia Asolo, ma che qui a Formentera arriva benissimo!!) che in un sondaggio estivo hanno chiesto chi è l'amante ideale e il risultato x le donne è un uomo dai 40 ai 45 anni separato o divorziato mentre x il maschio latino l'amante ideale ha dai 30 ai 35 anni ed è in vacanza al mare coi bambini, meglio se impegnata. C'est moi!! 
Sarà la competizione che fa addobbare così le super gnocche???

giovedì 5 luglio 2012

un mese che sto qui

Beh, se vi siete chiesti che fine ho fatto, vi spiego perchè vodafone è una potenza internazionale. Perchè le compagnie di bandiera sono uno schifo e qui a Formentera non c'è alternativa! Nel negozio poi c'è sempre una coda interminabile e non vi dico com'è l'aspettare con un bimbo di 13 mesi che ancora non ha deciso di fare un passo senza aiuto. Il mio uomo in coda e io in giro per San Francisco con 30 gradi all'ombra. Ovvio che il posto preferito dal pupo è in parte all'asfalto a guardare i camion passare. Così oltre a cucinarti per bene riesci anche a prendere quel poco di inquinamento atmosferico presente nell'isola. Intanto la mia dolce metà è riuscita ad arrivare al bancone e a parlare con un'operatrice. Ecco come funziona: dopo aver fatto i 2 contratti telefonici (uno per lui e uno per me), abbiamo pensato di prendere la chiavetta per il collegamento internet dal pc di casa. Beh,non si può. Ormai sono stati fatti già 2 contratti e se si vuole il terzo è più semplice tornare in Italia in mongolfiera. Al negozio infatti chiamano la casa madre dove una gentile signorina informa il mio uomo che l'azienda non si fida di chi fa troppi contratti perchè poi magari se ne va lasciando il conto in rosso e ecco che l'azienda va a put. Per avere la chiavetta l'interessato deve andare in banca e fare un bonifico all'azienda di 150 euro come cauzione. Questi soldi verranno poi accreditati dopo 6 mesi. Dubbi? No, no, niente domande. Non si discute sulle decisioni aziendali. Anche perchè a capo delle aziende ci sono persone scelte di primissima qualità. E gli addetti devono ripetere quello che i quadri decidono. Infatti l'operatrice ci ha passato qualcuno al telefono perchè non riuscendo a darsi spiegazioni non sa neanche lei motivarsi col cliente.
Vabbuò... dopo qualche giorno andiamo in banca. Anche qui coda interminabile. Quando arriviamo per il bonifico sapete cosa ci dicono? "Ah, il bonifico per quella compagnia non si può fare da qui ma solo dal bancomat qui fuori". E non ci stava prendendo in giro eh!! E ho anche guardato attorno, non c'erano videocamere che ci riprendevano e nessuno è saltato fuori con cartelli tipo "ah!ah!sorridi6suscherziaparte!".
Così mandi al diavolo tutti e aspetti. Aspetti circa 15 giorni, torni al negozio di bandiera, chiedi un contratto per la chiavetta internet e nessuno si ricorda che ne hai già 2 di aperti e torni a casa con il terzo contratto senza aver dato niente in cauzione. Venite con me a parlare con la mente sceltissima?

lunedì 9 aprile 2012

tre giorni d'altri tempi

Mentre la nostra vita è condizionata da carte e firme (fortunatamente non abbiamo pensieri più gravi!) vi suggerisco un weekend alternativo... non a Formentera! beh... vi porto a solo 30 minuti di traghetto da lei eh!
Ogni secondo weekend di maggio (quest'anno sarà nei giorni 11-12-13 maggio) nella città vecchia di Ibiza (ebbene sì, anche l'isola della festa e dell'eccesso ha un bellissimo centro storico con tanto di castello!) si tiene la festa/sagra/fiera, dategli il nome che preferite, EIVISSA MEDIEVAL.
E' una passeggiata tra le meravigliose viuzze di ciotoli del castello di Ibiza (si trova appena sopra il porto) con suoni, odori e immagini del Medioevo.
Ora, non ho vissuto nel medioevo indi il paragone è difficile... ma sfido chiunque a dirmi "io c'ero!"
Tutti con abiti a tema, bande che sfilano tra i passanti suonando flauti, equilibristi in ogni piazza, rappresentazioni di giochi con cavalli, bracconieri con falchi e civette, danzatrici di danza del ventre. Vi assicuro che l'atmosfera è surreale e vi sembra di camminare in una favola!
Ci sono stata solo due volte (e la prima, la scoperta, è stata casuale!) ma ricordo tutta la magia.
Ho ancora l'immagine di una famiglia di equilibristi! Lui sui 40, lei poco più di 30 e la bimbetta che avrà avuto 6-7 anni... beh, hanno fatto uno spettacolo eccezionale in equilibrio su un rullo e non so cosa. Lui che si muoveva tranquillo tra salti e giri, poi arrivava la ragazza che si metteva a fare acrobazie sopra la sua testa (che nel frattempo continuava a stare sopra il rullo) e poi si aggiungeva la bimba. Ferma? certo che no! Il papà sul rullo, la mamma sopra il papà (non in orizzontale, eh) e la bimba sulle spalle della mamma... a fare l'hula hoop!!!! Qui a fianco trovate un'immagine abbastanza scadente ma purtroppo non sono riuscita a trovare link su internet che mi riconducessero a loro. Spero di riuscire a rivederli nei prossimi anni così da trovare il loro nome scritto da qualche parte! Vi farò sapere eh!!

E poi devo spendere un po' di righe per le mie amate tante bancarelle!! Tutte addobbate da colori medievali e tutte rigorosamente servite da persone vestite a tema! Trovate chi prepara saponi, chi lavora il legno, chi il ferro... e poi i vestiti, le collane, le cose assolutamente inutili ma che sono un must have! ......wow! E ancora il cibo... ecco il pesce, le patatine tagliate a mano, la carne alla griglia, il panino particolare... e le bancarelle arabe o marocchine...non puoi non fermarti sui cuscini marocchini a bere il loro speciale tè verde alla menta! ahhhh che super ricordo!!!

Beh, sapete cosa vi dico? il suggerimento per un weekend alternativo ve l'ho dato. E ora avete anche un'immagine diversa di Ibiza: non è solo un'isola di mare per il giovane discotecomane in cerca di emozioni!

Io vado a farmi un tè alla menta. E lo bevo su un bicchiere marocchino seduta su un cuscino decorato. E con gli occhi chiusi sognando di essere già a Eivissa Medieval.

Buon viaggio a tutti!
PennyMama

...www.canasabinaformentera.com...



   




domenica 12 febbraio 2012

Dalla finestra si vede ancora scendere la neve.
Sì, direi che è il giorno giusto per far nascere PennyMama!
Se si considera poi che il blog riguarda la vita a Formentera... sì, ci sta un collegamento con i miei primi 30 anni!
Non vivo con Heidi ma la neve ai piedi del Grappa è certamente più frequente che nell'isola bella!
E poi sarà da vedere se è proprio bella... chissà se il piccolo Jacopo (oggi di 9 mesi e 6 giorni) la amerà come il suo papi! Pochi giorni fa ha iniziato a gattonare. Anzi, a strisciare.. E a lui è dedicato il titolo. 
I suoi primi passi saranno a Formentera. E anch'io dovrò imparare tante cose. Staremo entrambi per mano al papà. Ci insegnerà a camminare lì, nella sua isola. E poi correremo!!

E andrò da sola a far benzina al distributore... ;-)