lunedì 15 luglio 2013

"Primi Passi a Formentera" ...verso l'asilo

Oggi, 15 luglio, primo giorno d'asilo per il pupo.
Già , perché qui ci sono le scuole estive e si entra quando c'è posto. ...eravamo in lista da ottobre, e finalmente il giorno del passaggio è arrivato.


L'inserimento non prevede che un genitore rimanga col pupo, qui si fa mezz'ora per alcuni giorni, poi un'ora... finché il bimbo pare pronto per affrontare tutta la giornata.
Tutta la giornata... lo lasciamo all'asilo dalle 9 (orario di apertura... qui va così) fino alle 12.30.
Perché anche al nido il pranzo lo fanno alle 14. E alle 14, di solito, al nostro pupacchiotto inizia la digestione e l'ora del pisolino.
Quindi se lo tenessimo lì fino alle 14 potrebbe sbranare un altro bimbo o addormentarsi nel parchetto giochi. Meglio evitare e tenergli i suoi usi e costumi patriottici.


il cammino verso la tristezza
Eravamo in pieno ottimismo, niente lacrime o tristezze varie. Finalmente un po' di libertà per la mamma e il papà, coetanei per giocare e una lingua in più da parlare. Tutte le carte dalla nostra.

MA:

1. Arriviamo. La suorina ci guarda un attimo perplessa... non si ricordava che oggi iniziavamo. Potevamo portare lì un Giovanni, un Leonardo o una Sofia che sarebbe andato bene uguale.

2. In Italia, o almeno nella nostra zona, le mamme cercano il migliore asilo, le migliori insegnanti e il programma più adeguato al figlio... Noi ci limitiamo a chiedere se possiamo conoscere la maestra.
Risposta: "Non c'è la maestra"
"come non c'è la maestra????????????????"
"Eh no, questa settimana non c'è. Ci sarà la prossima settimana"
....e già iniziano a girarti perché ti chiedi come mai facciano un inserimento con "la non maestra". Ma ti adegui alla Spagna, come sempre. Ti hanno detto che è il miglior asilo, no?

3. Dalla porta non si vedeva l'interno e non abbiamo potuto vedere nulla degli spazi che saranno vissuti dal pupo... poco male certo... ma almeno un giretto per avere qualche spunto di chiacchiera a casa con un bimbo che sta imparando a parlare... vabbè, questo punto passi.

4. Lo lasciamo alla suorina, e pare tranquillo. Sbirciando vediamo miliardi di bimbetti andargli incontro e sentiamo un pianto partire. Pare il suo. No dai, non è il suo. La porta è chiusa, non si vede più nessuno... fosse stato il suo sarebbero tornati indietro di sicuro. Di sicuro...

5. Andiamo col dubbio in cuore... giriamo per il paesino che, alle 9 del mattino è ancora addormentato. I bar stanno sistemando i tavoli, i negozi sono chiusi e la gente non c'è. Per un paesino che di sera è deserto... non male che alle 9 stia ancora dormendo!! I ritmi dell'isola sono questi... non ci dovremmo neanche stupire noi che ci abitiamo da un po'! Solo che ci eravamo organizzati la mezz'ora: facciamo una veloce colazione, poi andiamo in quel negozio che ci manca quel pezzo, poi nell'altro e se ce la facciamo nell'altro ancora. Nada.

6. Torniamo a prenderlo convinti di trovarci di fronte un bimbo che avrebbe anche voluto rimanere con i bimbi. E invece ci accoglie un pianto che mi ricorda l'unica altra volta che l'ho sentito... circa un mese fa quando per l'ennesima volta l'avevo trovato a strapparmi i fiori nuovi dal giardino. L'avevo portato in camera sua e l'avevo obbligato a rimanerci dentro e a dormire. Aveva iniziato un pianto infernale pieno di forti singhiozzi... punizione quindi durata sì e no 4 minuti. (resta però che non mi ha più strappato i fiori... o forse ora si nasconde meglio).
Bene, ci accoglie con lo stesso pianto strappalacrime. Io e papi rimaniamo di ghiaccio. La suorina ci racconta che all'inizio era tranquillo (quindi persiste il dubbio del pianto sentito all'inizio), ha conosciuto i bimbi e gli ha fatto vedere il parco esterno. All'avvicinarsi del 30° minuto, ha iniziato a piangere.

L'abbiamo portato AL GIOVIALE, dove c'è la sua amica Giulia, e piano piano si è un po' calmato. Dice che è andata bene e che ci sono tanti bimbi ma l'idea di tornarci non gli passa per la testa!!!

...chissà domani...

Incrociate le dita con noi!! Speriamo vada sempre un pochino meglio!

un bacino da una PennyMama un po' giù di corda!


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